Per potere scaricare acque reflue occorre munirsi di autorizzazione allo scarico.
In base alle normative vigenti, gli scarichi possono essere di varia natura:
– scarichi domestici
– scarichi industriali
– scarichi di acque di dilavamento.
Sempre in base alle norme vigenti, gli scarichi possono recapitare:
– in fognatura pubblica
– in acque superficiali
– nel suolo.
In base al Regolamento di fognatura e depurazione, gli scarichi industriali che recapitano nel collettore pubblico possono poi essere classificati anche come scarichi industriali assimilabili ai domestici, classificazione che viene attribuita dall’ente gestore (Ireti) in base alla natura dello scarico.
Nella tabella allegata è indicata una prima suddivisione degli scarichi con indicato l’Ente competente al rilascio dell’autorizzazione.
A loro volta queste tipologie di scarico si suddividono ulteriormente per determinare il tipo di depurazione ammessa.
Così, ad esempio, gli scarichi domestici si dividono in quelli derivanti da abitazioni mono o bifamiliari, in quelli derivanti da complessi edilizi, da servizi tipo mensa, ristoranti, scuola, comunità etc.
I sistemi di depurazione ammessi per ogni tipologia di scarico sono definiti dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1053 del 9/6/2003.
PERIODO DI VALIDITA’
Le autorizzazioni allo scarico hanno validità di quattro anni.
Il rinnovo va chiesto sei mesi prima della scadenza nelle forme stabilite dalla citata Delibera
Nota: in caso vengano rilasciati pareri tecnici Arpa occorre compilare il Modulo per sottoscrizione dell’impegno al pagamento della prestazione Arpa E.R.