L‘Archivio storico comunale è il risultato della raccolta e conservazione della documentazione prodotta e acquisita dal Comune nello svolgimento della propria attività amministrativa.
I dati storici ci raccontano che il Comune di Rubiera nasce nel 1308, ma i rivolgimenti della storia i passaggi della nostra comunità da una dominazione all’altra e un incendio nel 1813 hanno fatto sì che sia andata dispersa la parte più antica delle pergamene e carte cittadine.
Oggi l’Archivio storico comunale con sede a palazzo Sacrati in via Emilia Est n.5, conserva documenti a partire dal XVI secolo per arrivare agli atti precedenti gli ultimi quaranta anni, come stabilisce la normativa italiana in materia di beni culturali.
ARCHIVI E FONDI CONSERVATI
Archivio storico del Comune di Rubiera (1806-1980)
Archivio della Congregazione di carità (1861-1937)
Archivio dell’Ente comunale di assistenza di Rubiera (1937-1978)
Archivio dell’Opera nazionale maternità e infanzia del Comune di Rubiera (1933-1977)
Archivio dell’Ufficio di conciliazione del Comune di Rubiera (1866-1996)
Legato Fontanesi “Opera scolastica Fontanesi” (1881-1959)
Legato Rasponi 1822-1893
Legato Guidetti 1890-1896
Legato Chierici 1829-1893
Legato Ruggeri 1850-1855
Legato Elemosina della Congregazione di Carità di Modena 1765-1896
Fondo Rainusso (prima metà del XIX secolo)
Spartiti musicali del Complesso Filarmonico Herberia (1870-1970?)
INVENTARI E STRUMENTI DI CORREDO (in aggiornamento)
– Gianna Dotti Messori, Archivio storico del Comune di Rubiera. Inventario (1806-1946), 1986. Inventario [Dattiloscritto]
PROGETTI
Quante storie nella storia – La Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in archivio.
BIBLIOGRAFIA (in aggiornamento)
– G. Rabotti, Archivi storici in Emilia-Romagna: guida generale degli archivi storici comunali, Analisi, 1991
– A. Di Paolo, Rubiera evoluzione di un paesaggio, Comune di Rubiera, 1996
– A. Zambonelli, L’Ova luneina, Comune di Rubiera, 1980
– G. Notari, Rubera. Ricerche sulla Rubiera moderna, Comune di Rubiera, 1985
– L. Artioli, Circa castrum Yrberie. La nascita di un borgo franco, Comune di Rubiera, 2003
– G. Venturelli, La Corte. Ospitale e chiesa di S. Maria di Cà del Ponte, Comune di Rubiera, 1982
– G. Venturelli, Il Forte, Comune di Rubiera, 1982
– Pubblicazioni del Comune di Rubiera
SITOGRAFIA
Patrimonio culturale IBC Archivi:
http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/scons/035036-001
DGA Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i beni culturali
http://www.archivi.beniculturali.it/index.php
SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche
https://siusa.archivi.beniculturali.it/
SAN Sistema Archivistico Nazionale
http://san.beniculturali.it/web/san/home;jsessionid=EDC991B5C97D355BCA108079829C86B6.sanapp01_portal
Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani
http://www.guidageneralearchivistato.beniculturali.it/
Archivio di Stato di Modena
https://www.asmo.beniculturali.it/index.php?id=2
Archivio di Stato di Reggio Emilia
https://www.archiviodistatoreggioemilia.beniculturali.it/
Norme editoriali di citazione delle fonti archivistiche
http://www.archivi.beniculturali.it/index.php/strumenti/norme-editoriali
SERVIZIO DI CONSULTAZIONE
L’accesso al servizio e all’archivio avviene su appuntamento in seguito alla presentazione di domanda in carta semplice inviata tramite email in cui si specifica l’oggetto della ricerca.
Tutta la documentazione dell’Archivio storico è liberamente consultabile.
Sono previste eccezioni per:
– i documenti contenenti dati personali sensibili (cioè “idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale”), che diventano consultabili 40 anni dopo la loro data;
– i documenti contenenti dati personali così detti sensibilissimi (cioè “idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare”), che diventano consultabili 70 anni dopo la loro data;
– i documenti contenenti dati giudiziari (cioè “dati personali idonei a rivelare provvedimenti di cui all’articolo 3, comma 1, lettere da a) a o) e da r) a u), del d.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice di procedura penale”), che diventano consultabili 40 anni dopo la loro data.
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Referente: Desi Zanellati