La pianura padana è stata caratterizzata sin dall’antichità e fino agli anni ‘50 da un’economia prevalentemente agricola. Fiumi e canali nel corso dei secoli hanno agito sul suo territorio modificandolo ed influenzandone sia l’aspetto esteriore del paesaggio, che le caratteristiche culturali dei suoi abitanti. Le campagne circostanti al Secchia furono modellate dall’andamento del fiume e dal corso capriccioso del suo alveo, dalle sue piene o dalle secche. Altrettanto importante fu il fiume ed i suoi affluenti per la vita delle città che lo costeggiano, costruite anche con i sassi del suo letto. Determinante fu il governo delle acque che lasciate al loro corso naturale dalla fine dell’impero romano e nell’alto medioevo, avrebbero contribuito alla rovina di molti centri abitati come la Modena romana, sepolta nei secoli sotto metri di limo. Controllare l’andamento delle acque del Secchia significò riappropriarsi di una larga fascia di territorio, bonificarla e convertirla a produzioni che consentirono la sopravvivenza ai suoi abitanti e resero sicura la vita nelle sue vicinanze. Il controllo politico del Secchia significò governare una importante via d’acqua ed una fonte di energia motrice per mulini e manifatture