Un dato inquietante quello sulla violenza alle donne, che interessa non solo l’Italia, ma tutto il mondo in maniera spaventosamente uniforme.
Non una collezione di fatti privati ma una tragedia che parla a tutti.
Una forma di discriminazione e di violenza rivolta contro la donna “in quanto donna”: una “violenza di genere”.
Molti pensano che gli uomini che maltrattano o uccidono le donne siano malati, pazzi o abbiano scarse risorse culturali ed economiche e molti sono convinti che siano soprattutto gli “stranieri” a comportarsi in modo così violento.
Ma non è così e basta confrontarsi con chi da anni lavora in questo campo per capire che la realtà è diversa.
Spesso il clima di violenza nella coppia si sviluppa nel corso del tempo in modo graduale. Litigi sempre più frequenti o violenti seguiti da pentimenti e rassicurazioni: “Non succederà mai più” è la frase più comune usata dal marito violento. La donna che subisce spesso è incapace di ammettere perfino a se stessa la gravità della situazione e si trova a minimizzare le tensioni e a nascondere all’esterno il proprio disagio, vivendo con senso di colpa e inadeguatezza la violenza a cui è sottoposta.
Di fronte a questa situazione cosa ha fatto il Comune di Rubiera?
Attraverso il fattivo coordinamento della Provincia si è pervenuti a:
- realizzare un tavolo interistituzionale con la presenza di rappresentanti oltre che della Provincia anche dei Comuni dell’Unione Tresinaro Secchia, dell’ASL provinciale e distrettuale, dell’Azienda ospedaliera, delle forze dell’ordine e dell’Associazione Nondasola;
- definire un Protocollo operativo per la gestione in urgenza di situazioni di violenza o maltrattamento sulle donne, nel Distretto di Scandiano, con il quale ci si è proposti di garantire alle donne che hanno subito violenza e maltrattamenti un rapido e tempestivo intervento di protezione, attraverso l’attivazione di tutta la rete sociale, sanitaria e di sicurezza (approvato dalla Giunta Comunale di Rubiera con propria deliberazione n. 105 del 27 settembre 2011);
- sottoscrivere in data 2 aprile 2013 un accordo per la gestione di un alloggio sovra distrettuale destinato a donne maltrattate o vittime di violenza o abuso a cui possono accedere anche donne provenienti dalle Zone di Castelnovo nei monti, Correggio, Guastalla e Scandiano. Tale accordo è stato promosso dalla Provincia di Reggio Emilia e sottoscritto da tutte le Unioni di Comuni del territorio provinciale, da ACER Reggio Emilia e dall’Associazione Nondasola;
In ambito nazionale in data 27 settembre 2012 è stata sottoscritta la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Trattato di Istanbul), primo strumetno internazionale giuridicamente vincolante.
In data 11 ottobre 2013 al Senato è stato approvato il decreto sul femminicidio che si prefigge di prevenire la violenza di genere, di proteggere le vittime e punire severamente i colpevoli, garantendo il gratuito patrocinio alle vittime che non possono permettere di sostenere spese legali, una corsia giudiziaria preferenziale e l’allontanamento da casa del coniuge violento.
Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno.