Cenni storici
Il luogo in cui il fiume Secchia incontra la pianura costituì, fin dal Neolitico, un passaggio obbligato, sia per chi scendeva l’Appennino seguendo la via tracciata dal fiume, sia per chi percorreva la pianura, divenendo così zona di stanziamenti prima occasionali, poi permanenti
Ultima modifica 23 agosto 2024
Dai numerosi e importanti ritrovamenti archeologici si può confermare l’esistenza di accampamenti neolitici, di stanziamenti etruschi comprovati dal ritrovamento dei cippi con i grifoni (ora ai Musei civici di Reggio Emilia) che rivaluta l’ipotesi dell’esistenza di una dodecapoli etrusca in terra padana e di insediamenti romani, come ci testimoniano due pozzi, una tomba a tamburo e la lapide commemorativa della ricostruzone dell’antico ponte romano sulla Via Emilia del III secolo d.c. (ora presso il Museo lapidario di Modena).
Il Secchia rappresentò sempre il filo conduttore della storia di Rubiera.
Nell’Alto Medioevo le invasioni barbariche e le rovinose piene del Secchia contribuirono a distruggere le povere abitazioni e a trasformare il paesaggio circostante in paludi e acquitrini, rendendo la zona poco adatta a grossi insediamenti. Dopo il Mille il territorio rubierese divenne feudo dei Canossa che lo tennero fino alla morte di Matilde nel 1115.
Rubiera divenne allora un libero comune, con elezione dei propri rappresentanti, ma rimase sotto la tutela del comune di Reggio. Il paese seguì le vicende storiche del periodo e fu coinvolto nella lotta fra Guelfi e Ghibellini fino al 1351 quando la famiglia Boiardo, grazie all’alleanza con gli Estensi, se ne impossessò. In seguito nel 1423 Nicolò III d’Este, data la grande importanza strategica della fortezza, volle alle sue dirette dipendenze il territorio rubierese, ma pochi anni dopo nel 1433 investì dei beni dell’ospizio e della Chiesa di S. Maria di Cà di Ponte il Marchese Sacrati che, prendendone possesso, si stabilì a Rubiera nel 1438, dove fece costruire il suo palazzo gentilizio, ora sede del Municipio.
ORIGINE DEL TOPONIMO
- X secolo Herberia dal latino herba
- XIII secolo Robiera.
- XV secolo Ribera o Rubiera.
Interessante la versione fornita da L. Patroncini, presidente della Società Reggiana d’Archeologia, che ipotizza un’origine celtica: il suffisso ER = in mezzo, BERIA = pianura, per cui HERBERIA = in mezzo alla pianura.
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